Il sito archeologico di Camarina, situato sulla costa sudorientale della Sicilia, è un luogo ricco di storia e cultura. Questo antico insediamento greco, fondato agli inizi del VI secolo a.C. dai greci-siracusani, offre un affascinante viaggio nel passato.
Storia di Camarina
Camarina fu fondata nel 598 a.C. – 597 a.C. dai greci-siracusani alla foce del fiume Ippari nel sud della Sicilia. Il sito divenne rapidamente un importante centro agricolo e di riferimento per i fiorenti traffici commerciali dell’entroterra ibleo e anche dei Siculi. Tuttavia, la colonia entrò presto in conflitto con la città-madre, Siracusa. Dopo varie vicissitudini storiche, tra cui la distruzione da parte di Annibale Magone nel 405 a.C., oggi di Camarina rimangono solo rovine e importanti reperti archeologici.
Il Parco Archeologico
Il Parco Archeologico di Camarina si estende su un’area che include sia il sito terrestre che quello sottomarino. Le rovine si trovano in un tratto di costa noto come Baia dei Coralli, che si estende tra due promontori che ne fecero uno dei porti più attivi nel periodo normanno.
Il Museo Regionale di Camarina
Il Museo Regionale di Camarina è allestito in un edificio rurale costruito alla fine dell’800 sulla sommità della collina attorno al tempio di Atena. Il museo ospita una ricca collezione di anfore commerciali di età arcaica, reperti faunistici e preistorici del territorio, ricostruzioni di alcune tombe della necropoli arcaica, vasi dei corredi. All’interno del parco archeologico di Camarina è possibile visitare i resti del Tempio di Atena.
In conclusione, il sito archeologico di Camarina offre un’esperienza unica per gli appassionati di storia e archeologia. Con i suoi reperti preziosi e le sue rovine antiche, Camarina rappresenta un tassello fondamentale per comprendere la storia della Sicilia antica.