L’Italia delle partenze, pensionati migranti di ieri e di oggi. Il tema è stato oggetto dell’incontro tra INPS e Fondazione Migrantes qualche giorno fa.

Quello dei pensionati che decidono di emigrare all’estero è un tema di grande attualità che dovrebbe far riflettere il governo in carica che ha ricevuto dal parlamento, con la legge delega, il compito di riformare il fisco e quindi la tassazione dei redditi e delle pensioni. Oggi il pensionato che si trasferisce all’estero lo fa soprattutto perchè molti paesi offrono una tassazione della pensione molto più vantaggiosa di quella italiana.

L’Inps ha iniziato ad analizzare in maniera più puntuale e sistematica l’argomento da 12 anni, da quando il fenomeno è diventato più significativo. In questo lasso di tempo il trend è stato assolutamente incostante, alternando periodi di forte crescita ad altri di decremento ma sicuramente l’incostanza è stata dovuta alla pandemia: fino al 2019 i numeri di
chi decideva di trasferirsi altrove si attestavano a circa 5.600 – 5.700 partenze, nel 2020 e nel 2021 si è
scesi ad una media di circa 3.600 pensionati, per poi risalire, nel 2022 a oltre 4.600 partenze.

Per chi volesse saperne di più vi rimando ad un comunicato stampa dell’Inps che analizza in maniera dettagliata il pagamento delle pensioni all’estero.

Di Giuseppe Cianci

Sono Giuseppe, ho 66 anni e una vita ricca di esperienze e passioni. Scrivere mi permette di esprimermi in modo diretto, senza fronzoli. Il mio stile è semplice ma sincero, e quando parlo attraverso le mie parole cerco sempre di mantenere un tono cordiale.