Quest’anno, il passaggio all’ora solare avverrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023, alle ore 3:00.

L’ora solare è il sistema di misurazione del tempo basato sulla posizione del sole rispetto alla terra. In Italia, e in gran parte dell’Europa, l’ora solare viene adottata durante i mesi autunnali e invernali, mentre nei mesi primaverili ed estivi si passa all’ora legale, che anticipa di un’ora l’ora solare.

Il passaggio tra i due sistemi avviene due volte l’anno: l’ultimo weekend di marzo si spostano le lancette dell’orologio un’ora in avanti, mentre l’ultimo weekend di ottobre si spostano un’ora indietro. 

Ma perché si cambia l’ora? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo sistema? E quali sono le prospettive future?

Le origini del cambio dell’ora

L’idea di cambiare l’ora in base alle stagioni risale al 1784, quando Benjamin Franklin propose di anticipare le lancette per risparmiare candele. Tuttavia, la prima applicazione pratica del sistema avvenne solo nel 1916, durante la prima guerra mondiale, quando la Germania e i suoi alleati introdussero l’ora legale per ridurre il consumo di carbone.

I pro e i contro del cambio dell’ora

Tuttavia, il cambio dell’ora ha anche degli svantaggi, soprattutto per la salute e il benessere delle persone. Infatti, il passaggio da un sistema all’altro comporta una modifica dei ritmi circadiani, ovvero i cicli biologici che regolano il sonno, la veglia e altre funzioni vitali. Questo può causare disturbi come insonnia, stanchezza, irritabilità, mal di testa e difficoltà di concentrazione. In particolare, il passaggio all’ora legale è più problematico rispetto a quello all’ora solare, in quanto comporta una perdita di un’ora di sonno.

Le prospettive future del cambio dell’ora

Da tempo, in Europa e anche in Italia, si discute dell’opportunità di abolire il cambio dell’ora e mantenere un solo sistema durante tutto l’anno. Alcuni Paesi nordici, come la Norvegia, la Svezia e la Finlandia, sostengono che l’ora legale non abbia alcun senso per le loro latitudini, dove le ore di luce variano molto a seconda delle stagioni. Altri Paesi invece ritengono che l’ora legale sia più vantaggiosa per il clima e per le attività economiche e sociali.

Nel 2018, la Commissione Europea ha proposto di abolire il cambio dell’ora a partire dal 2021, lasciando agli Stati membri la scelta di adottare l’ora solare o l’ora legale in modo permanente. Tuttavia, la proposta non ha ancora trovato un accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo, e quindi il cambio dell’ora continua ad essere in vigore.

L’Italia non ha ancora preso una decisione definitiva, ma secondo un sondaggio del 2019, il 52% degli italiani preferirebbe mantenere l’ora legale tutto l’anno, mentre il 32% vorrebbe restare all’ora solare.

In conclusione, l’ora solare è un sistema di misurazione del tempo che ha delle implicazioni economiche, ambientali e sociali. Il suo passaggio all’ora legale due volte l’anno è oggetto di dibattito e di controversie, e il suo futuro dipenderà dalle decisioni politiche e dalle preferenze dei cittadini.

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