La Basilica di Santa Maria Maggiore è un luogo di culto di grande importanza situato nella città di Ispica, in Sicilia. Questa basilica è un esempio pregevole dello stile tardo-barocco siciliano e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la comunità locale.
Storia
La costruzione della basilica iniziò immediatamente dopo il terribile terremoto del 1693 che sconvolse la Sicilia orientale. La necessità di un luogo dove ospitare il simulacro del Santissimo Cristo alla Colonna, miracolosamente scampato alla distruzione della vecchia chiesetta presente alla Cava Ispica, fu il motivo principale che portò alla sua edificazione.
La cappella del Santissimo Cristo fu la prima ad essere edificata, utilizzando le pietre della vecchia chiesa. Nel 1696, oltre all’altare del Santissimo Cristo alla Colonna, furono completati anche l’altare maggiore, dedicato a Santa Maria Maggiore, e quelli di Sant’Anna e San Corrado.
I lavori di costruzione continuarono sotto la guida dell’architetto netino Rosario Gagliardi e furono portati a termine intorno al 1725. La consacrazione avvenne l’11 marzo 1725. Tuttavia, nel 1727, un altro sisma causò il crollo della navata destra, del tetto e di parte della cupola, rendendo necessari ulteriori lavori di restauro.
Architettura e Arte
La basilica è caratterizzata da una struttura a croce latina, con tre navate divise da pilastri. L’interno della chiesa è arricchito da affreschi eseguiti tra il 1763 e il 1765 da Olivio Sozzi, uno dei pittori più qualificati del settecento siciliano.
Nell’altare maggiore è posta la tela “Madonna con Bambino tra i Santi Gregorio, Girolamo, Lucia e Rosalia”, firmata dal pittore palermitano Vito D’Anna nel 1768.
La piazza antistante la basilica è definita da un loggiato semicircolare realizzato nella metà del secolo XVIII su progetto dell’architetto netino Vincenzo Sinatra.
Riconoscimenti
La Basilica di Santa Maria Maggiore è stata insignita dell’importante riconoscimento di Monumento Nazionale italiano e del prestigioso titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza storica, artistica e culturale di questa basilica, rendendola un luogo di grande interesse non solo per la comunità locale, ma anche per i visitatori provenienti da tutto il mondo.
In conclusione, la Basilica di Santa Maria Maggiore a Ispica è un tesoro architettonico e artistico di grande valore, un simbolo della resilienza della comunità locale di fronte alle avversità e un luogo di culto che continua a ispirare fedeli e visitatori con la sua bellezza e la sua storia.