Ho superato i sessant’anni da oltre sei, ma non mi considero vecchio, anzi continuo a vivere la mia vita con lo stesso spirito di osservazione e curiosità così come mi dipingeva il mio maestro alle elementari, ma più maturo sicuramente.

In questi giorni ho riflettuto molto sulla mia vita vissuta e sui cambiamenti che sto notando in questi periodi. Oggi ho il tempo dalla mia parte. Ho iniziato a lavorare da piccolo e non ho avuto un buon rapporto con i miei genitori tanto da fuggire da quella famiglia appena dopo il diploma di ragioniere per arruolarmi nell’Esercito, che molto mi ha insegnato e molto mi ha dato.

La vita vissuta mi ha insegnato però che più dai alle persone e meno ricevi dalle stesse, ho sempre pensato agli altri, con sacrificio e abnegazione, non ne sono pentito, ma ho capito che genitori, fratelli, coniuge, figli e amici ti stanno accanto finchè hanno da prendere poi quando non hanno più nulla da prendere ti abbandonano. Ed è proprio nel momento in cui non hai più nulla da offrire che capisci veramente chi ti ama, quei pochissimi che ti restano accanto.

Oggi ho capito che non sono un atlante geografico, perchè il mondo non pesa sulle mie spalle, quindi ho iniziato ad amare me stesso. Ho capito che non serve mercanteggiare col venditore quando compro qualcosa, qualche euro in più non mi cambia la vita. Lascio volentieri il resto quando vedo qualcuno che lavora duramente, come un cameriere o un barista, qualche piccolo extra potrebbe farlo sorridere. Non correggo più gli anziani quando mi ripetono la stessa storia vissuta, per loro è un ritorno ad un momento felice del loro passato. Ho imparato anche a non correggere le persone quando sbagliano, tutti possiamo sbagliare e poi la pace è meglio della perfezione. Faccio spesso dei generosi complimenti alle persone, non solo migliora il loro umore ma anche il mio. Non faccio più caso al modo in cui mi vesto e neppure se ho una macchia sui vestiti perchè la personalità conta più dell’apparenza. Mi allontano facilmente dalle persone che non mi apprezzano perchè conosco bene il mio valore e so quello che ho passato per essere oggi quello che sono. Non ho smesso di inseguire i miei sogni ma oggi valorizzo di più ciò che ho, piuttosto che ciò che desidero, perchè ciò che ho mi rende felice: la mia vita, la mia compagna, i miei amici.

Oggi soprattutto, vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo, perchè potrebbe esserlo davvero! Questo dovrebbe essere l’insegnamento per tutti: siamo tutti quanti qui, nessuno escluso, solamente di passaggio, arriviamo con niente e con niente ce ne andiamo. Cerchiamo di vivere al meglio questa più o meno lunga permanenza, senza odio, senza violenza, senza esasperazione, senza invidia, senza arroganza e con più umiltà!

Di Giuseppe Cianci

Sono Giuseppe, ho 66 anni e una vita ricca di esperienze e passioni. Scrivere mi permette di esprimermi in modo diretto, senza fronzoli. Il mio stile è semplice ma sincero, e quando parlo attraverso le mie parole cerco sempre di mantenere un tono cordiale.