Il 15 febbraio 2024, la Procura di Bologna ha emesso un provvedimento di fermo per un giovane di origine somala, precedentemente arrestato e poi rimesso in libertà, in relazione a un caso di violenza sessuale.
Il caso
Il 6 febbraio, il ventenne somalo aveva molestato una ragazza di 24 anni in via Belle Arti, nella zona universitaria di Bologna. Durante la fuga, aveva anche aggredito un’altra ragazza che era intervenuta per aiutare la vittima.
L’arresto e la liberazione
Dopo l’arresto per violenza sessuale da parte degli agenti del Commissariato Due Torri, il giovane era stato rimesso in libertà dal Pm di turno, per l’assenza della flagranza. Il Questore di Bologna aveva disposto un ordine di trattenimento del giovane somalo per pericolosità sociale, facendolo trasferire al Cpr di Milano. Tuttavia, nei giorni successivi, il tribunale di Milano ha disposto la sua liberazione per mancanza del requisito della pericolosità sociale.
Il nuovo fermo
La Procura di Bologna, ritenendo sussistere “gravi indizi di reato”, ha disposto il fermo del giovane. Il ventenne è stato rintracciato presso un Centro di accoglienza di Malalbergo, dove la polizia ha eseguito il provvedimento di fermo.
Conclusione
Questo caso ha sollevato numerose questioni relative alla gestione dei casi di violenza sessuale e al trattamento dei sospettati. La decisione della Procura di Bologna di fermare nuovamente il giovane somalo dimostra la complessità e la delicatezza di tali questioni.